http://apolloresearch.com/the-top-20-uk-tech-writers-that-influence-other-tech-writers/
Nonostante il successo di post e articoli sia perlopiù aleatorio e legato a fattori prettamente social (“qualità” e targetizzazione efficace del pubblico cui ci si rivolge, condivisioni, numero di like e “reazioni”, sponsorizzazioni, campagne pubblicitarie ecc), nonché di abilità e cura nelle fasi di scrittura ed editing dei contenuti, ci sono alcuni punti fermi che garantiscono una buona base di partenza.
Certo, senza farla sembrare una cosa troppo pacchiana. L’ideale è sfruttare un linguaggio diretto e colloquiale per creare un “dialogo”: poni domande, chiedi delle risposte (e viceversa), e non aver paura di usare termini specifici e un linguaggio professionale: scrivere articoli che vadano bene “per tutti” non ti porterà da nessuna parte.
Ok, questa è una cosa che faccio raramente pure io – ma prendetela comunque per buona, si perché nonostante Facebook stia scoraggiando il postare video da Youtube, se usi WordPress o altra piattaforma simile, allegare un video renderà comunque il contenuto più facilmente fruibile e “digeribile” (metti che uno di leggere non ha voglia), dando allo stesso tempo una sensazione di qualità (certo, a meno che non abbiate scritto/girato una baggianata colossale).
Non devi farlo sempre, ovvio – quello che scrivi di tuo non ha bisogno di citazioni o virgolettati, ma linkare la fonte che, passami il termine, ha ispirato quella particolare riflessione, è un buon modo sia per “dare a Cesare quel che è di Cesare” che per consolidare un’immagine autorevole ed affidabile (gli anglosassoni ce l’hanno a morte con noi per questa storia delle fonti, quindi se scrivete in inglese mi raccomando, fate uno sforzo), un po’ come faccio io ora piazzandovi qui ‘sto link e farvi capire indirettamente che molta della roba che si scrive parla di altra roba scritta che parla di altra roba scritta ancora ecc ecc.
E’ un discorso che va braccetto con il punto delle fonti. Assumendo che tu sia ben documentato riguardo il settore in cui operi, usa programmi come Notes o Evernote per annotare citazioni, dichiarazioni e ogni altra informazione particolarmente interessante per aggiungerla nei tuoi post e renderli ancora più utili.
Questa è una delle cose che non mi stancherò MAI di ripetere. Considerate questo: viviamo nell’era del tutto e subito, in un ecosistema digitale in cui web media, aziende e personaggi dello show biz fanno a gara per sommergere di post utenti che non hanno il tempo fisico per fruire di tutta questa montagna di contenuti, spesso ricercatissimi e molto interessanti – ma che passano comunque inosservati.
Detto ciò, è ovvio che il tuo pubblico qualcuno dei tuoi articoli/post se lo sarà sicuramente perso per strada, e questo ci porta ad un bivio:
a) puoi ripostare il contenuto papale papale;
b) puoi riutilizzarlo per farci dell’altro (qui ne parlo in modo più approfondito);
in ogni caso, lo stai riutilizzando – ed è cosa buona e giusta.
Hei tu! Allora, ti è piaciuto l’articolo? Hai altro aggiungere in proposito? Spunti, riflessioni, critiche, argomentazioni che ritieni interessanti? Se pensi di avere qualcosa da dire, condividi il tuo pensiero qui sotto – oppure prenota il tuo posto al prossimo evento Voglio (più) Clienti e fai sentire la tua voce !